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L’econometria è una delle scienze più affascinanti nel campo della ricerca. I dati econometrici sono necessari per valutare gli andamenti economici in termini statistici (e dunque probabilistici). Questa è una sfida che ogni giorno diviene sempre più impegnativa. Per poter affrontare la sfida e vincerla, bisogna partire dalle basi e, come sempre in statistica, le prime fondamenta sono i dati ed il loro reperimento.
Identikit dei dati econometrici
I dati econometrici non sono molto dissimili da quelli di altre scienze. Ciò che rende le variabili per certi versi uniche è il modo di composizione del dataset.
Infatti, mentre materie diverse, prendono come dato statistico tutto ciò che cade sotto l’osservazione dei nostri occhi e dunque lo registrano, l’econometria usa molto spesso dati che sono derivati da altre banche dati, dunque dati secondari.
Approfondimento
Perché dati secondari e non da esperimenti?
In statistica vi sono due principali fonti di dati: gli esperimenti e le rilevazioni osservazionali non sperimentali. I primi servono per valutare un’azione o un effetto causale tra due variabili mantenendo un “ambiente” piuttosto asettico. I secondi, sono tutte quelle informazioni che è possibile derivare da banche dati o precedenti dataset. L’econometria fa ampio uso di banche dati, per cui i dati sono spesso derivati da una fonte primaria che ne ha provveduto alla raccolta.
Per quanto riguarda gli esperimenti, essi sono molto difficili nel mondo reale e in molteplici casi impossibili. L’occuparsi contestualmente della gestione e del controllo di tutte le variabili che regolano la nostra vita quotidiana (dai cosiddetti “grandi sistemi” di politiche macroeconomiche fino alla quotidianità di ciascuno) è un’impresa praticamente impossibile. Inoltre, sperimentare variazioni economiche è in molti casi non etico. Si pensi ad esempio, di voler sperimentare su una popolazione adolescente le preferenze di acquisto di droghe o di sigarette. L’esperimento non sarebbe possibile per due motivi: contrario all’etica e dannoso per i soggetti esaminati.
Dati econometrici, ossia dati osservazionali
I ricercatori econometrici si dedicano spesso alla raccolta di dati non sperimentali, noti come dati osservazionali. In termini molto semplici, si raccolgono dati che permettono di comprendere il mondo reale senza alcun intervento da parte del ricercatore nella formazione del dato.
Sebbene questa sia la forma più diffusa di dati presenti negli studi statistici, essa presenta delle criticità. Scindere infatti, gli effetti di un determinato trattamento da altri fattori rilevanti, è un’operazione complessa. Si immagini ad esempio di voler esaminare l’effetto di una nuova politica ambientale – ad esempio l’uso di auto elettriche – in un’area caratterizzata da una forte presenza di fabbriche, in un contesto sociale poco istruito circa la pericolosità dell’inquinamento sulla salute umana o in aree con poche colonnine di ricarica. Capire l’impatto della politica non dipende solo dall’uso di auto elettrica, ma è necessario analizzare il contesto in cui la politica è stata adottata.
Banche dati: dati econometrici a volontà
A seconda del tipo di analisi econometrica e del settore di indagine, è possibile disporre di banche dati di amplissime proporzioni. In questo post ti presenterò solo tre di quelle disponibili gratuitamente e che risolvono molti quesiti macroeconomici.
World Bank Data
La prima banca dati è quella della Banca Mondiale (disponibile a questo link). In essa è possibile trovare dati per tutti i paesi del mondo a partire dal 1965. Le informazioni variano da quelle prettamente economiche, quali GDP (il nostro PIL), a quelle connesse con l’istruzione, la natalità, o i cambiamenti climatici. I dati sono scaricabili gratuitamente in comodo formato Excel.
È sufficiente scegliere l’indicatore, selezionare tramite filtri il Paese o i Paesi di riferimento e cliccare sull’icona di Excel. Nell’immagine sotto trovi un esempio di dati circa la percentuale di aziende con una partecipazione femminile.
OECD
Per l’Europa ricopre un ruolo un fondamentale la banca dati dell’OECD (vedi link). In essa puoi trovare dati relativi all’agricoltura, allo sviluppo economico e sociale, all’energia, alla salute, e ancora all’ambiente, all’innovazione o alla tecnologia.
La seguente schermata presenta i dati relativi al numero di parti cesarei per tutti i pazienti UE ogni 1000 nascite.
Molto interessanti sono i dossier nei quali vengono presentati tutti i dati relativi ad uno specifico argomento in modo organico. Ti invito a scoprire quello relativo alla salute pubblicato nel 2019 (Health at a Glance 2019).
ISTAT
L’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica (vedi link), presenta indicatori similari a quelli sopra descritti, riferiti al territorio Italiano. C’è un’ampia concentrazione di dati specifici su regioni, province e comuni. Le informazioni sono reperibili oltre che per argomento (vedi seguente link sulla sicurezza delle donne), anche in base ad indicatori. Alcuni dati sono disponibili completamente gratuiti, altri sono accessibili, sempre in forma gratuita, ma con una specifica autorizzazione. Molti sono i download dati disponibili.
Interessanti sono i materiali aggiuntivi a cui è possibile accedere, quali ad esempio i modelli dei questionari sui consumi.
Conclusione
I dati econometrici sono fonte di ricchezza per molti studi. In alcuni casi sono facilmente accessibili attraverso banche dati pubbliche. Eseguire un’analisi econometrica significa combinare buoni dati con buoni strumenti d’indagine. Le banche dati che ti ho presentato forniscono non solo dati accurati, ma dati non soggetti ad alcuni tipo di manipolazione o distorsione.