Secondo le stime dell’antropologo inglese Robin Dunbar, nella nostra esistenza incontriamo circa 80 mila persone. Solo pochissime restano nel nostro vissuto in modo così vivido e intenso da farci compagnia per sempre dal momento in cui le incontriamo. Alcuni di questi incontri avvengono con persone che vivono nel nostro tempo, altri incontri avvengono in modo indiretto con chi ha vissuto in tempi più o meno lontani dal nostro. Nonostante la diversità temporale, il rapporto di empatia si instaura ugualmente: un filo magico ci lega al passato e ci fa amare lo splendore di queste “scintille”.
Nella mia vita ho incontrato molte persone speciali, alcune mi sono compagne di viaggio nella mia avventura di vita, altre, sebbene non fisicamente più presenti, fanno parte comunque della mia esistenza: ne dettano spesso principi, abitudini, consigli e modi di affrontare difficoltà e decisioni.
Da queste riflessioni nasce la decisione di dedicare un’area del mio sito agli incontri speciali della scienza e della matematica e non solo.
Il nome di questa pagina “Scintille” non è casuale: è un omaggio alla scintilla (“sisia” in dialetto calabrese) della mia famiglia, ossia mio nonno paterno. Non l’ho mai conosciuto, la storia non ha permesso di intersecare le nostre avventure, ma il suono e l’eco della sua persona giunge ogni giorno fino a me grazie ai racconti di mio papà e dei miei zii. Si dice che sia stato un uomo tanto gentile quanto rigoroso con un’intelligenza vivace e pronta. Mia nonna descrivendomelo in una delle nostre tante chiacchierate, lo definì un “signorissimo”: un uomo semplice ed infinito. Un uomo al quale le parole del Manzoni “Chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar” stanno a pennello.
Ho appreso il rigore e la gentilezza, l’educazione e la tenacia seguendo il suo esempio, volendo ripercorrerne, seppure non sempre bene, le sue orme. Il dono che ho ricevuto dalla sua conoscenza, seppur indiretta, è la capacità di amare qualsiasi ambito del sapere senza aver timore di affrontare un nuovo argomento, ma di vivere anzi il “non sapere” come un vuoto assolutamente da colmare.
Adesso che Mathsly ha preso vita e cresce ogni giorno applicando quei suoi principi, che risuonano da lontano come fossero il rumore profondo dell’Universo, è giunta l’ora di rendere un “grazie di cuore” al miglior ispiratore raccontando delle scintille della conoscenza.
Le nostre scintille